Cambiamento della Stella Polare

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La Stella Polare è fissa e immutabile?

Stella Polare
Spesso la Stella Polare è stata vista come il simbolo perfetto di eterna immutabilità, ma non tutti sanno che la luminosa stella con cui nell’Emisfero Boreale della Terra è possibile individuare il Polo Nord Celeste non è sempre la stessa e cambia nel corso dei secoli. L’attuale Stella Polare che usiamo come principale riferimento per trovare i Punti Cardinali si chiama “Polaris” (anticamente nota con il nome di “Cynosura) ed è la stella più luminosa della costellazione denominata “Orsa Minore” (o Piccolo Carro), in latino “Ursa Minor“.
Piccolo Carro (Orsa Minore)

Piccolo Carro (Orsa Minore)

Uno dei metodi più usati per trovare Polaris nella Volta Celeste e di conseguenza il Nord, consiste nell’individuare la famosa costellazione “Orsa Maggiore” (Grande Carro), in latino “Ursa Major“, nel tracciare una linea immaginaria che unisce le sue due stelle “Dubhe” e “Merak” (dette “Puntatori) e nel prolungare cinque volte questa linea verso l’esterno del lato formato.

Stella Polare e Grande Carro (Orsa Maggiore)
Per quanto riguarda l’Emisfero Australe della Terra (Emisfero Sud), l’attuale Stella Polare che si trova in prossimità del Polo Sud Celeste si chiama “Sigma Octantis” e fa parte della costellazione denominata “Ottante” (in latino “Octans).Octans (costellazione) Sigma Octantis (detta anche “Polaris Australis) è una stella con una luminosità piuttosto debole e ciò non la rende un valido indicatore immediatamente visibile ad occhio nudo, quindi non è facilmente utilizzabile per individuare il Polo Sud Celeste e i Punti Cardinali. Per questo motivo viene più convenzionalmente usato come “Puntatore del Sud” la piccola e brillante costellazione chiamata “Croce del Sud” (in latino “crux) in contrapposizione alla famosa “Croce del Nord” (costellazione del Cigno nell’emisfero boreale). Prendendo in considerazione l’allineamento nord-sud tra le sue due stelle “Gabrux” e “Acrux” e prolungando di circa 4,5 volte la linea immaginaria che le unisce, è possibile individuare il Polo Sud Celeste. Apparentemente la volta celeste di entrambi gli emisferi della Terra sembra muoversi ogni notte e stagionalmente. Durante questi movimenti, tutte le stelle sembrano muoversi tranne la Stella Polare che rimane fissa e indica costantemente il Polo Celeste. 
Ottante e la Croce del Sud
In realtà non è la sfera celeste che si muove, ma la Terra che gira sul suo asse di rotazione che punta proprio verso i due Poli Celesti. Per questo motivo la Stella Polare appare ferma nella sua posizione e le altre stelle sembrano girare attorno ad essa in senso antiorario, anche se l’espressione “stelle fisse” venne attribuito in origine a tutte le stelle del cielo per distinguerle dai “Pianeti” (dal greco πλανάεσθαι, planáesthai, che significa “vagare). Come ho accennato prima, la posizione della Stella Polare non è sempre immutabile, ma cambia col passare dei secoli. Prossimamente non sarà più Polaris ad indicarci il Nord, ma tra circa 13.000 anni la stella più prossima al Polo Nord Celeste sarà “Vega“, la più brillante stella della costellazione della “Lira” e la quinta più luminosa del cielo notturno. Questo cambiamento è dovuto ad un particolare processo chiamato “Precessione degli Equinozi“. Si tratta di un movimento lento e quasi impercettibile compiuto dalla Terra che fa cambiare in modo continuo l’orientamento del suo asse di rotazione rispetto all’asse ideale delle stelle fisse.
Precessione degli Equinozi e la stella Vega
L’asse terrestre subisce una “precessione” (rotazione dell’asse di rotazione attorno alla verticale) causata dalla combinazione di due fattori. Il primo fattore è l’imperfetta forma sferica della Terra (geoide), la quale è schiacciata ai poli ed è sporgente all’equatore. Il secondo fattore è rappresentato dalle forze gravitazionali della Luna e del Sole che, agendo sulla sporgenza equatoriale della Terra, spingono l’asse del nostro pianeta ad allinearsi con la perpendicolare al piano dell’Eclittica (piano orbitale terrestre).  Il moto di precessione compie un giro completo ogni “25.800 anni” circa (periodo noto con il nome di “anno platonico) e provoca il periodico cambiamento dei Poli Celesti e delle Stelle Polari nel tempo, l’inclinazione opposta della Terra ogni 13.000 anni circa, lo spostamento delle Costellazioni Zodiacali, il cambiamento delle Coordinate delle Stelle e lo spostamento degli Equinozi.
Stagioni ed Equinozi
Su una scala temporale più ampia il cambiamento secolare della Stella Polare è dovuto anche al moto proprio delle stelle, cioè allo spostamento spaziale effettivo che esse compiono all’interno della galassia. Come già citato in precedenza, tra circa 13.000 anni la famosa stella Vega sarà la prossima Stella Polare che indicherà il Nord,Cefeo (Stella Polare) anche se lo diventerà solo quando la Terra raggiungerà l’inclinazione opposta a quella attuale. Nel frattempo l’asse terrestre si sposterà lentamente nel tempo e prima di puntare sulla costellazione della Lira attraverserà la costellazione di “Cefeo” (in latino “Cepheus”), il cui nome deriva dal leggendario re dell’Etiopia, marito di Cassiopea e padre di AdromedaTra il 3100 d.C e il 9400 d.C. quattro stelle di questa costellazione settentrionale assumeranno il ruolo di Stella Polare e la prima stella che prenderà il posto dell’attuale Polaris è conosciuta con il nome di “Errai” (o Alrai). Successivamente l’asse terrestre punterà sulla parte nordoccidentale della caratteristica e brillante costellazione del “Cigno” (nota anche con il nome di “Croce del Nord).
il Cigno (Croce del Nord) e la Lira
Dal 9400 d.C. in poi fino all’anno 11600 d.C. il titolo di Stella Polare passerà a “Deneb“, la stella più luminosa del Cigno e la diciannovesima più brillante del cielo notturno. Tra l’anno 11600 d.C. e l’anno 13700 d.C. toccherà ad un’altra stella del Cigno, per poi cedere il posto alla famosa stella Vega appartenente alla costellazione della Lira. Dal 13700 d.C. in poi Vega si troverà ad essere la Stella Polare indicante il Nord in un periodo in cui l’asse
terrestre raggiungerà finalmente l’inclinazione opposta rispetto a quella dei giorni nostri. Le tre brillanti stelle Deneb, Vega e “Altair” (la più luminosa stella della costellazione denominata “Aquila“, la dodicesima stella più brillante del cielo notturno e una delle più vicine alla Terra) formano un famoso gruppo che nell’emisfero boreale è conosciuto con il nome di “Triangolo Estivo“.
Triangolo Estivo (astronomia)
Anche nelle varie epoche della storia umana che ci hanno preceduto ci sono state diverse stelle che hanno assunto il ruolo di Stella Polare. Dal 3942 a.C. fino al 1900 a.C. la stella “Thuban” (appartenente alla costellazione del “Dragone) fu il principale indicatore del Polo Nord e forse fu usata dagli Antichi Egizi per l’allineamento delle loro celebri Piramidi di Giza. Le due stelle “Kochab” e “Pherkad” dell’Orsa Minore (Piccolo Carro) furono entrambe Stelle Polari e indicarono in coppia il Nord tra il 1500 a.C. e il 500 a.C., prima di cedere il Polo Nord Celeste alla nostra attuale Polaris. Vega già assunse il titolo di Stella Polare circa 12.000 anni fa ed è la più brillante delle stelle che si sono alternate in passato e che si alterneranno nelle prossime epoche precessionali.
Thuban e le Piramidi di Giza

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