Perché usiamo il SI per le Risposte Positive e il NO per quelle Negative? Vi siete mai chiesti da dove derivano queste due importanti parole monosillabiche? Le impariamo fin da piccoli e rappresentano i due principali pilastri su cui poggia la nostra Capacità di Scegliere. Sono un po’ come lo Yin e lo Yang, il Bene e il Male, il Bianco e il Nero, il Vero e il Falso e così via. Sono la coppia complementare e in eterno contrasto che accompagna Ogni Decisione della nostra Vita e dalla quale ha avuto origine tutto sommato anche il Codice Binario (zero e uno), su cui si basa l’Elettronica Digitale e l’Informatica.
Quando si parla dell’avverbio affermativo “Sì”, bisogna sempre fare una doverosa precisazione grammaticale, perché spesso gli Italiani commettono un errore che riguarda l’omissione dell’accento grave sulla lettera i e la conseguente confusione con l’omonimo pronome riflessivo non accentato (o con la settima nota musicale). La parola Sì deriva dall’abbreviazione dell’antica locuzione latina “sic est” col significato originale di “così è, proprio in questo modo”. In epoche passate tale monosillabo venne usato in Italia proprio come sinonimo di “così” (ad esempio nella “Divina Commedia” di Dante Alighieri). Per quanto riguarda l’avverbio di negazione “No”, non vi sono casi di omonimia nella lingua italiana e tale parola deriva dal latino “non” che a sua volta ha origine dall’arcaico “noenum” (ne unum) col significato di “non uno, neppure uno”. Al di là dell’Aspetto Etimologico e delle Decisioni che prendiamo nelle nostre Vite Individuali (come ad esempio in una proposta di Matrimonio), non bisogna dimenticare tra l’altro che le due parole Sì e No acquisiscono una maggiore importanza e possono avere un notevole impatto anche sul destino di un’intera Nazione ed eventualmente sui suoi Rapporti Internazionali attraverso i Referendum, i quali rappresentano la massima espressione della sovranità popolare in una Democrazia.
