Quali sono le Origini di Napoli?
In questo stesso luogo oggi sorge il “Castel dell’Ovo“, il più antico castello di Napoli. Il suo nome trae origine da un’altra leggenda, secondo la quale il celebre poeta latino “Virgilio“, autore dell’Eneide che compare nell’Inferno di Dante, per proteggere la fortezza napoletana nascose nelle segrete dell’edificio un misterioso Uovo Magico. Sempre secondo tale leggenda, se l’Uovo si fosse rotto, ciò avrebbe provocato il crollo del Castello e varie catastrofi nella città di Napoli. La località, in cui oggigiorno si trova il Castel dell’Ovo, prese il nome della sirena Parthenope e col passare degli anni furono costruiti insediamenti abitativi che si estesero fino al vicino “Monte Echia“, l’odierna “Pizzofalcone“, e l’intera area assunse lentamente la fisionomia di un vero agglomerato urbano.
Castel dell’Ovo (Foto di Ernesto Vicinanza)
Si dice che forse il crescente splendore di Partenope attirò l’invidia dei Cumani, i quali la distrussero. Altri dicono che intorno al 470 a.C. Partenope fu coinvolta nella guerra tra Greci e Etruschi per il dominio del Tirreno e andò in rovina. Sta di fatto che in quel periodo i Cumani furono colti da una pestilenza e l’Oracolo di Delfi consigliò loro di ricostruire Partenope. Fu così che i Greci di Cuma fondarono una vera e propria città in una zona più interna e meglio protetta a due km di distanza dal primo insediamento (in prossimità dell’antico fiume “Sebeto”) e la chiamarono “Neapolis” (Città Nuova) per distinguerla dalla vecchia Partenope che fu ribattezzata “Palepolis” (Città Vecchia). La Nuova Città occupava la zona che oggi corrisponde al Centro Storico di Napoli e, dopo la sconfitta di Cuma ad opera dei Sanniti nel 438 a.C., divenne progressivamente una delle città più influenti della Magna Grecia e la più grande potenza commerciale dell’Italia Meridionale.
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